Primo personal computer della storia: Olivetti Programma 101

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    L’Olivetti Programma 101 o brevemente Olivetti P101 si può considerare il primo personal computer della storia.

    Olivetti Programma 101

    Olivetti P101 fu progettato dall’ingegnere e pioniere informatico italiano Pier Giorgio Perotto con l’aiuto di Giovanni De Sandre, Gastone Garziera, Giancarlo Toppi e Giuliano Gaiti e lanciato sul mercato per la prima volta nel lontano 1965 dall’azienda italiana Olivetti.

    Olivetti Programma 101

    Olivetti in quegli anni era un’eccellenza italiana nel mondo, grazie agli innumerevoli modelli di macchine da scrivere che tutt’ora sono oggetto di pregio per gli appassionati di tecnologia e collezionismo.

    Olivetti, oltre ad essere l’azienda ad aver inventato il primo personal computer della storia vanta anche il primato di prima calcolatrice elettromeccanica automatica della storia.

    L’ Olivetti Divisumma 14 fu progettata a partire dal 1948 dall’ingegnere italiano Natale Capellaro ed è considerata la prima calcolatrice scrivente in grado di eseguire automaticamente le quattro operazioni fondamentali: addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione.

    Olivetti Programma 101

    L’Olivetti Programma 101 è considerato il primo personal computer, grazie al suo design moderno e perfetto per ogni scrivania ideato dal designer italiano Mario Bellini che ad oggi conta 25 opere nella collezione permanente del Museo di Arte Moderna di New York.

    Olivetti Programma 101

    Quando si parla di “primo personal computer della storia” non bisogna confondere l’Olivetti P101 con il primo computer elettronico, poiché, il primo computer della storia è stato Eniac, progettato e costruito alla Moore School of Eletrical Engineering.
    I primi computer della storia occupavano stanze intere ed avevano bisogno di ambienti dedicati non accessibili a tutti.

    Olivetti Programma 101

    L’innovazione di Olivetti fu proprio in questo, loro riuscirono a creare un calcolatore più evoluto di una calcolatrice ma meno potente di un computer o mainframe da poter posizionare su una normale scrivania o tavolo.
    Nel 1965 nel mondo non c’era niente di simile ad Olivetti Programma 101, in grado di fare le stesse operazioni, con un dispositivo così piccolo.

    Adriano Olivetti fu un gran visionario ed un ottimo leader in grado di creare una squadra unica nel suo genere che riuscì in questo incredibile successo.

    Ma quali operazioni era in grado di fare Olivetti P101?

    Olivetti Programma 101 era in grado di operare con dati numerici decimali in vari ambiti, dal mondo della contabilità alle simulazioni scientifiche e finanziarie.
    Olivetti P101 veniva programmato mediante linguaggio di programmazione tipo Assembler ed era in grado di effettuare le seguenti operazioni:

    • Quattro operazioni fondamentali (addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione)
    • Radice quadrata
    • Valore assoluto
    • Operazioni con registri
    • Salti condizionati, incondizionati e definizioni di etichette di riga
    • Stampa di valori da registri
    • Calcolo della serie di Fibonacci
    • Limiti
    • Salvare in memoria e in registri i risultati delle operazioni

    Se vuoi approfondire dal seguente bottone potrai scaricarica il manuale d'istruzioni originale dell'Olivetti P101:

    - Manuale istruzioni Olivetti Programma 101:

    I programmi venivo caricati attraverso delle schede magnetiche che venivano inserite all'interno di Olivetti P101 e successivamente eseguite dopo aver inserito gli input manualmente.
    I risultati venivano stampanti su nastro dalle sembianze degli attuali scontrini.

    Fu proprio la possibilità di programmarlo a caratterizzarlo come primo personal computer della storia.

    Olivetti Programma 101

    Che caratteristiche tecniche aveva Olivetti P101?

    Olivetti Programma 101 era l’eccellenza tecnologica di quegli anni ed essa aveva le seguenti caratteristiche tecniche:

    CARATTERISTICA VALORE
    Dimensioni prodotto 27,5 cm x 46,5 cm x 6,10 cm
    Peso 35,5 kg
    Consumo 350 W
    Dispositivo di output Stampante a 30 colonne su carta di 9 cm
    Precisione 22 cifre e fino a 15 decimali
    Operazioni Somma, sottrazione, moltiplicazione, divisione, radice quadrata e valore assoluto
    Memoria complessiva 240 byte nella ALU
    Tastiera 36 tasti meccanici
    Archivio Apparecchio per lettura e scrittura di schede magnetiche

    Successivamente ad Olivetti P101 furono sviluppati altri due modelli tra cui Olivetti Programma 102 e la Programma 103.
    Il progetto Olivetti Programma 102 implementò la possibilità di poter scambiare dati con dispositivi esterni, mentre, l’Olivetti Programma 103 era una fusione tra un calcolatore ed una macchina da scrivere elettronica.
    Anche se, il reale successore di Olivetti Programma 101 fu Olivetti P602 che mantenne l’architettura di Olivetti P101 ma integro importanti miglioramenti di calcolo.

    Olivetti Programma 101

    Nonostante le grandi capacità di Olivetti P101 molti non lo considerano un vero e proprio personal computer, attribuendo il titolo di “Primo personal computer della storia” al Commodore PET presentato nel gennaio 1977 ed al popolare Apple II del 5 giugno del 1977.

    L'Italia grazie ad Olivetti negli anni ''50 era una delle massime potenze tecnologiche.
    Le unità vendute della Programma 101 furono circa 44.000 e considerando il periodo storico, fu un gran bel risultato.
    Anche se, il 90% dei pezzi venduti furono destinati all'America, poiché, furono in grado di capirne il valore e le potenziali.
    L'Italia e l'Europa forse erano troppo sottosviluppate per comprenderne i benefici che avrebbe apportato alle aziende, alla ricerca scientifica, privati e alle istituzioni.
    Negli Stati Uniti, difatti, l'Olivetti Programma 101 vanta anche la presenza ed il suo coinvolgimento con la NASA per la missione Apollo 11 che poi porterà l'uomo sulla Luna.

    Olivetti Programma 101

    Fu la prima adozione di massa di un personal computer desktop, che all'epoca ebbe un prezzo di lancio di 3200€ circa.
    A differenza dei computer da stanza dell'epoca e dei mainframe che costavano più di 100.000€.
    Le aziende statunitensi fin da subito cercarono di replicare macchine con la stessa potenzialità, con scari successi, finché, nel 1967 Hewlett Packard lanciò il suo nuovo modello HP 9100.
    Qualche anno dopo, però, furono costretti a versare 900.000€ ad Olivetti per aver violato il brevetto della Programma 101.
    Olivetti dopo il successo della P101 continuò ad investire sulle macchine da calcolo e da scrivere, senza dedicarsi all'elettronica, che nei decenni successivi, conquistò il mercato fino ad arrivare ai giorni nostri.

    Olivetti Programma 101 contribuì in modo attivo al progresso tecnologico della società e si può considerare il precursore e l'ispiratore dei futuri personal computer che segnarono intere generazioni come il Commodore ed Apple II.
    Peccato che negli anni, Olivetti, non abbia mantenuto il passo con i colossi della tecnologia, considerando la grande storia a partire da Camillo Olivetti che questa realtà aveva creato, partendo con la prima macchina da scrivere in Italia.

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